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Searched refs:chi (Results 1 – 25 of 31) sorted by relevance

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/linux-6.12.1/kernel/bpf/
Dtnum.c23 u64 chi = min ^ max, delta; in tnum_range() local
24 u8 bits = fls64(chi); in tnum_range()
64 u64 sm, sv, sigma, chi, mu; in tnum_add() local
69 chi = sigma ^ sv; in tnum_add()
70 mu = chi | a.mask | b.mask; in tnum_add()
76 u64 dv, alpha, beta, chi, mu; in tnum_sub() local
81 chi = alpha ^ beta; in tnum_sub()
82 mu = chi | a.mask | b.mask; in tnum_sub()
/linux-6.12.1/fs/fat/
Dnamei_vfat.c335 int chl, chi; in vfat_create_shortname() local
392 for (chi = 0; chi < chl; chi++) { in vfat_create_shortname()
393 *p++ = charbuf[chi]; in vfat_create_shortname()
399 if ((chi < chl - 1) || (ip + 1) - uname < sz) in vfat_create_shortname()
420 for (chi = 0; chi < chl; chi++) { in vfat_create_shortname()
421 *p++ = charbuf[chi]; in vfat_create_shortname()
Ddir.c373 int chi, chl, i, j, k; in fat_parse_short() local
410 for (chi = 0; chi < chl && i < 8; chi++, i++) in fat_parse_short()
449 for (chi = 0; chi < chl && k < MSDOS_NAME; in fat_parse_short()
450 chi++, i++, k++) { in fat_parse_short()
/linux-6.12.1/drivers/net/wireless/ath/ath9k/
Deeprom.c287 u16 clo, chi; in ath9k_hw_get_legacy_target_powers() local
322 chi = ath9k_hw_fbin2freq(powInfo[lowIndex + 1].bChannel, in ath9k_hw_get_legacy_target_powers()
327 (u8)ath9k_hw_interpolate(freq, clo, chi, in ath9k_hw_get_legacy_target_powers()
342 u16 clo, chi; in ath9k_hw_get_target_powers() local
377 chi = ath9k_hw_fbin2freq(powInfo[lowIndex + 1].bChannel, in ath9k_hw_get_target_powers()
382 clo, chi, in ath9k_hw_get_target_powers()
/linux-6.12.1/scripts/mod/
Dfile2alias.c279 unsigned char chi, clo, max; in do_usb_entry_multi() local
299 chi = ((devhi > 0x9999 ? 0x9999 : devhi) >> (ndigits << 2)) & 0xf; in do_usb_entry_multi()
300 if (clo > max || chi > max) { in do_usb_entry_multi()
316 chi = devhi & 0xf; in do_usb_entry_multi()
317 if (chi > max) /* If we are in bcd mode, truncate if necessary */ in do_usb_entry_multi()
318 chi = max; in do_usb_entry_multi()
323 do_usb_entry(symval, devlo, ndigits, clo, chi, max, mod); in do_usb_entry_multi()
333 if (chi < max) in do_usb_entry_multi()
337 ndigits, 0x0, chi, max, mod); in do_usb_entry_multi()
/linux-6.12.1/Documentation/translations/it_IT/process/
D3.Early-stage.rst138 Con chi parlare?
156 quando c'è un dubbio su chi contattare, un trucco utile è quello di usare
157 git (git log in particolare) per vedere chi attualmente è attivo all'interno
158 del sottosistema interessato. Controllate chi sta scrivendo le patch,
159 e chi, se non ci fosse nessuno, sta aggiungendo la propria firma
182 un modo efficace per capire chi è il manutentore di un dato pezzo di codice.
D5.Posting.rst125 difficile così come quella di chi s'impegna nel nobile lavoro di
249 Un altro tipo di etichetta viene usato per indicare chi ha contribuito allo
308 dai programmi di posta non funzioneranno per chi le riceve, e spesso
340 utile per vedere chi altri ha modificato i file su cui state lavorando.
355 Quando scegliete i destinatari della patch, è bene avere un'idea di chi
D6.Followthrough.rst48 riconosciuto; le persone ricordano chi ha scritto il codice, ma meno
49 fama è attribuita a chi lo ha revisionato. Quindi i revisori potrebbero
Dsubmitting-patches.rst257 file MAINTAINERS e alla storia delle revisioni per scoprire chi si occupa del
441 Per migliorare la tracciabilità su "chi ha fatto cosa", specialmente per
514 revisionato la patch e l'ha trovata accettabile. Per cui, a volte, chi
635 a chi ci fornisce delle idee, si spera di poterli ispirare ad aiutarci
739 La riga ``from`` indica chi verrà accreditato nel changelog permanente come
Dmanagement-style.rst34 così dannatamente ovvio a chi la pone che non abbiamo la minima idea
Ddeprecated.rst152 chi usa solo stringe terminate. La versione sicura da usare è
/linux-6.12.1/Documentation/translations/it_IT/
Dindex.rst33 la comprensione per chi non capisce l'inglese o ha dubbi sulla sua
34 interpretazione, oppure semplicemente per chi preferisce leggere in lingua
/linux-6.12.1/Documentation/translations/it_IT/core-api/
Dsymbol-namespaces.rst136 la vita di chi scrive moduli (e i manutentori di sottosistemi), esistono uno
142 Lo scenario tipico di chi scrive un modulo potrebbe essere::
/linux-6.12.1/arch/arm64/boot/dts/renesas/
Dr9a08g045.dtsi366 clock-names = "axi", "chi", "refclk";
385 clock-names = "axi", "chi", "refclk";
Dr9a07g043.dtsi691 clock-names = "axi", "chi", "refclk";
711 clock-names = "axi", "chi", "refclk";
Dr9a09g011.dtsi208 clock-names = "axi", "chi", "gptp";
Dr9a07g054.dtsi1103 clock-names = "axi", "chi", "refclk";
1123 clock-names = "axi", "chi", "refclk";
Dr9a07g044.dtsi1095 clock-names = "axi", "chi", "refclk";
1115 clock-names = "axi", "chi", "refclk";
/linux-6.12.1/Documentation/translations/it_IT/locking/
Dlockdep-design.rst479 trattenuti da chi trattiene il blocco di scrittura piuttosto che da chi ne
636 Poi visto che abbiamo L1 -> L2, chi trattiene L1 vorrà acquisire L2 in L1 -> L2,
637 ma prima dovrà attendere che venga rilasciato da chi lo trattiene. Questo perché
643 In aggiunta, possiamo trarre una simile conclusione per chi sta trattenendo L2:
645 chi trattiene Lx deve aspettare che Lx+1 venga rilasciato. Notiamo che Ln+1 è
/linux-6.12.1/arch/arm64/boot/dts/rockchip/
Drk3326-gameforce-chi.dts15 compatible = "gameforce,chi", "rockchip,rk3326";
329 compatible = "gameforce,chi-panel";
DMakefile15 dtb-$(CONFIG_ARCH_ROCKCHIP) += rk3326-gameforce-chi.dtb
/linux-6.12.1/net/ipv4/
Dfib_trie.c421 struct key_vector *chi = get_child(tn, i); in put_child() local
427 if (!n && chi) in put_child()
429 if (n && !chi) in put_child()
433 wasfull = tnode_full(tn, chi); in put_child()
/linux-6.12.1/Documentation/translations/it_IT/doc-guide/
Dsphinx.rst297 questo genere di tabelle sono illeggibili per chi legge direttamente i file di
400 pulito ed adatto a chi legge dai sorgenti. Se incontrare un ``:doc:``
Dkernel-doc.rst75 aumentare la probabilità che chi cambia il codice si ricordi di aggiornare
/linux-6.12.1/arch/s390/tools/
Dopcodes.txt178 a7e chi RI_RI

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